Il primo dei reperti archeologici, che per noi è fonte di conoscenza del martirio di S. Agata, è il sarcofago, dove per incontestata tradizione storica sappiamo essere stato sepolto il corpo di S. Agata appena morta: questo sarcofago si trova a Catania al posto dell’altare maggiore nella Chiesa di S. Agata la Vetere. A giudizio del Prof. Guido Limberti, a suo tempo docente di archeologia presso l’Università di Catania, esibisce un motivo decorativo dell’arte ellenistico-romana, raffigurante nella parte sottostante una riproduzione della scena mitologica della cosiddetta "Caccia di Alessandro", il cui originale sarebbe stata l’opera di Lisippo, celebre scultore greco nato nel IV secolo a.C; e perciò tale sarcofago si considera come una costruzione coeva al tempo del martirio di S. Agata: e di tale martirio ce ne trasmette una ininterrotta e incessante testimonianza.

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